DECORO URBANO E SICUREZZA

03.05.2014 19:16

Riccione non vende solo un evento o uno spettacolo. Riccione non vende solo 
iniziative che durano un giorno e poi deserto. Questo lo fanno altri, con il 
fiato corto e le idee altrettanto corte. Noi no. Riccione è punto di 
riferimento del turismo italiano perché agli ospiti ha sempre offerto la 
qualità e la bellezza del suo territorio e dei suoi servizi. La sfida, di qui 
ai prossimi 5 anni, sarà ancor più questa: promuoversi e attrarre il turista 
nazionale e internazionale grazie a innovazione estetica, attrattività dei 
luoghi, innalzamento della percezione di sicurezza, capacità nel presentare di 
sé un’immagine che, dalla via in periferia a viale Ceccarini, sia un tutt’uno 
per ideazione e decoro. Proprio così, il decoro, uno degli asset prioritari del 
mio programma di governo, non limitato, come fanno altre forze politiche ormai 
monotematiche, al contrasto strumentale a una sola opera. Il degrado urbano si 
combatte solo appiccicando adesivi contro il TRC e poi tutti a casa 
soddisfatti? Magarsi così fosse, sarebbe facile! Ma purtroppo così non è, se 
non nella mente di persone, del tutto ignare di cosa voglia dire governare al 
giorno d’oggi una città delle ambizioni e della vocazione creativa di 
Riccione.
Il decoro, dunque, la lotta alla piccola e grande incuria quotidiana (quella 
che spesso dà più fastidio) è al centro della piattaforma programmatica che 
proponiamo ai cittadini di Riccione. Provo a sintetizzare per titol di azioni 
mirate, all’interno di una strategia omogenea:

1. Widget. Attraverso un’app da smartphone o il proprio computer il cittadino 
potrà segnalare e fotografare dissesti stradali, incuria e vandalismo, mala 
gestione dei rifiuti, errori di segnaletica e affissioni abusive con un 
riscontro in tempo reale.
2. Redenzione Sociale. Sarà il passo più innovativo ed importante per la 
soluzione del problema del decoro urbano. Attraverso un piano gestito dall’
amministrazione in collaborazione con le associazioni di volontariato verrà 
redatto un registro a numero limitato delle persone che gravitano e causano 
disagi nei punti nevralgici della città. Agli stessi verrà offerta una 
copertura per le esigenze primarie e parallelamente un piano graduale di 
reintegro nella società a fronte dell’impegno di operare al mantenimento e alla 
tutela del territorio designato. Tutelare un ambiente in degrado attraverso chi 
lo rende tale è di per se una soluzione ed una campagna di sensibilizzazione 
che stimola tutti i cittadini alla tutela del proprio territorio.
3. Nuova stazione di Polizia Municipale, nel cuore del Marano dove oggi c’è la 
ex colonia “Adriatica” sorgerà il nuovo dislocamento annuale. A posteri del 
decentramento della centrale operativa al centro “Jimmy Monaco” e nel  cuore 
del punto più affollato delle notti riccionesi, questa nuova sede sarà 
determinante per strategicità ed efficienza, oltre ad essere a tutti gli 
effetti una sicurezza operativa nella “porta nord” della città.
4. Videosorveglianza. A garanzia dei cittadini verranno installate videocamere 
ad nei punti e luoghi nevralgici. Le operazioni di monitoraggio e controllo del 
territorio saranno effettuate in costante collaborazione con la polizia di 
stato, carabinieri e polizia municipale di Riccione.
5. Autotutela e sensibilizzazione. Con i gestori dei locali attraverso i 
consorzi e le associazioni di categoria si procederà a creare una rete di 
sicurezza unita a tutela di frequentatori e gestori. Parallelamente sempre 
attraverso tali organi saranno effettuate campagne di sensibilizzazione contro 
l’abuso di alcool e sostanze stupefacenti. Tale sensibilizzazione verrà 
praticata parallelamente anche attraverso una collaborazione con i gestori dei 
locali pubblici e svolta all’interno degli stessi fuori dagli orari di 
esercizio. Questo perché siamo convinti che il proibizionismo non sia la 
soluzione al problema, proprio perché la ricerca dell’eccesso degenera nel 
momento in cui genitori e figli non hanno nozioni e culturali in merito.
Sarà a tutti gli effetti una campagna di “cultura al divertimento sano” a 
partire dalle scuole e attraverso i social network, coordinata da chi il 
divertimento lo offre e chi  deve amministrare e tutelare.

Il decoro, dunque, non passa esclusivamente attraverso divieti e veti, ma 
semmai una responsabilizzazione dell’intero corpo sociale e economico della 
nostra città. Ribadisco quanto ho detto all’inizio: la nostra carta vincente 
finora è stata la qualità urbana, figlia della coesione sociale, e dunque sono 
convinto che il tema del contrasto alla sciatteria, alla scarsa cura, insieme 
alla costruzione di una città completamente solidale nel sostenere e aiutare i 
più deboli, siano gli strumenti più utili anche a rilanciare l’economia e il 
turismo. Fare un cartellone dei eventi è mossa dal respiro affannato e poco 
lungimirante, così come contrabbandare il senso stesso della direzione in cui 
vuole andare Riccione con un cartellone di protesta o un adesivo. Molto più 
complesso, ma efficace, fare del decoro e della dignità collettiva e 
individuale una leva del proprio successo. Questo vogliamo fare. E ce la 
faremo.

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